Articolo di Marina Cappiti, pubblicato su Repubblica Napoli del 15.09.2022
Il sindaco: “ Mi confronterò sulle destinazioni d’uso degli spazi. Non ci saranno solo ristoranti e yacht. Tempi spediti per i lavori”
Molo San Vincenzo, le associazioni scendono in campo e chiedono di essere coinvolte nelle decisioni e nei progetti. Ma anche gli industriali sono pronti a fare la loro parte. Ieri nella panoramica sala convegni della Stazione Marittima l’iniziativa ” Il Molo San Vincenzo si apre alla città” promossa da Vivoanapoli e a cui ha partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. ” Sarà mio impegno confrontarmi con il mondo dell’associazionismo sulle destinazioni d’uso degli spazi del Molo” ha detto rispondendo alla richiesta della presidente di Vivoanapoli, Emilia Leonetti.
“Non solo la passeggiata a mare, ma ci auguriamo che in tempi ragionevoli siano realizzati anche gli altri progetti che riguardano il Molo San Vincenzo perché sia completamente restituito alla città. Le istituzioni rendano le associazioni partecipi dei processi decisionali nelle prossime fasi per soluzioni che siano nell’interesse collettivo”, le sue parole. Tra i timori delle associazioni quello che il Molo San Vincenzo sia in futuro destinato sopratutto ai ristoranti. ” Confidiamo che non sia ridotto nella cosiddetta friggitoria all’aperto o a ristoranti. Occorreuna coprogettazione perché fin da queste fasi iniziali le associazioni, le espressioni professionali e di categoria siano presenti per dare il proprio contributo per il futuro del Molo” ha sottolineato il presidente della Fondazione Annali dell’Architettura, Pasquale Belfiore. Confessando poi “anche se io preferirei restasse soltanto una passeggiata amare ” .
Anche su questo Manfredi rassicura. “Non solo ristoranti e yacht, con il recupero delle botteghe borboniche saranno previste anche attività per rendere vivo il Molo ” . E poi tempi ” spediti ” , promette ancora. Ma a che punto sono i progetti? Nei prossimi giorni sarà affidata la progettazione degli interventi nell’area riguardante l’Autorità portuale, a partire dalla riqualificazione dell’eliporto. Quest’ultimo diventerà una terrazza panoramica da raggiungere con un ascensore. Per quanto riguarda la parte del Molo che ricade nell’area militare, la scorsa settimana si è tenuta la prima riunione del tavolo per i dettagli del trasporto delle aree al Comune. Tra i presenti ierial confronto anche Andrea Annunziata presidente Autorità portuale Mar Tirreno centrale, Cinzia Improta, ad Compagnia Marittima Meridionale, Francesco Tavassi, rappresentante di Confindustria e Vittorio Genna, vice presidente Unione Industriali di Napoli. ” Gli industriali – ha detto Genna – sono pronti a mettere risorse, progettazione e aiuto per restituire alla città il Molo San Vincenzo”.
Intanto continuano le visite al Molo – 50 cittadini ogni sabato – iniziate ad agosto e che continuano a registrare ogni mese il sold out. Ieri anche l’associazione Vivoanapoli ha promosso un tour del Molo San Vincenzo, costeggiandolo a bordo di un’imbarcazione del Gruppo Battellieri di Amalfi, in collaborazione con il Gruppo Ormeggiatori del Porto di Napoli. A partecipare 90 persone, tutte rapite dalla storia del Molo illustrata durante il tragitto da Umberto Masucci, presidente del Propeller Club di Napoli, Massimo Clemente direttore del Cnr-Iriss e Annamaria Matrone, architetto e socio di Vivoanapoli. ” Per il Molo San Vincenzo – ha detto Matrone – la speranza è che sia indetto un bando internazionale di idee pubbliche per renderlo un luogo attrattivo”.