contributo di Emilia Leonetti, Consigliere 1 Municipalità e presidente di Vivoanapoli | Pubblicato su Repubblica Napoli il 22 luglio 2014
Caro Roberto Saviano, ti scrivo per invitarti a settembre ad un incontro con i cittadini del quartiere Posillipo. Abbiamo, infatti, bisogno di una testimonianza significativa sulla questione rifiuti, sugli interessi leciti e illeciti che gravitano intorno al sistema di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti, sulle ragioni che hanno spinto l’Unione Europea a chiedere agli Stati membri di puntare sulla raccolta differenziata sia per una maggiore tutela della salute pubblica, sia per i vantaggi economici ad essa legati. L’obiettivo per l’Italia (relazione ISPRA 2013) era il 60% entro il 2011 (siamo al 37,7%).
A Napoli da circa tre anni la raccolta differenziata “porta a porta” è partita in alcuni quartieri, tra questi, oltre Scampia e Bagnoli, anche Posillipo. Ma, mentre a Scampia si riesce a differenziare sino al 60% dei rifiuti, a Posillipo non si raggiunge il 40%.
Insieme all’Amministratore Unico di Asia, Raffaele Del Giudice, ho organizzato di recente due incontri pubblici: uno con i cittadini ed un altro esclusivamente con i commercianti.
La partecipazione è stata scarsa. La maggioranza dei cittadini e dei commercianti non crede, vive con insofferenza l’impegno di dividere i rifiuti, in una parola non collabora. Ma, come ha ripetuto Raffaele Del Giudice nel corso dei due incontri, “noi raccogliamo ciò che voi differenziate” e se non c’è disponibilità, il servizio non funziona o funziona male con mancati guadagni per ASIA ( guadagna se conferisce in maniera corretta i materiali).
Lo sforzo di ASIA in questi ultimi tre anni è stato notevole e ha riguardato la riorganizzazione interna e la messa a punto di un servizio sull’intero territorio cittadino più efficiente come testimonia la scomparsa dei cumuli di immondizia per le strade. Quest’anno ASIA ha chiuso il bilancio con un attivo di oltre 2 milioni di euro, cosa mai accaduta in passato e caso quasi unico per un’azienda di proprietà pubblica.
Caro Roberto più volte ho letto della tua volontà di dare una mano a Napoli. La tua partecipazione potrebbe spingere molti cittadini a intervenire e questo sarebbe già un ottimo risultato. Perché solo confrontandoci, ascoltando le ragioni dell’uno e dell’altro, si può pensare di modificare qualcosa. In questo caso di condividere l’utilità e la bontà delle raccolta differenziata. In Germania solo l’1% dei rifiuti va in discarica, il 27% nell’inceneritore e il resto è riciclaggio e compostaggio. Noi vorremmo provare ad accorciare la distanza che ci separa dalla Germania e dai Paesi che insieme all’Italia hanno fondato l’Unione Europea.