Articolo di Francesca Cicatelli | pubblicato su IL MATTINO d del 7 maggio 2015
«VivoaNapoli perché»: oggi al Pan le risposte nell’ultima tappa del percorso che per un anno ha coinvolto studenti, scrittori e l’Accademia delle belle Arti
Neoscenari di sviluppo e cultura in primo piano. Per rilanciare Napoli. I nuovi strumenti di cittadinanza promettono la rinascita della città partendo dalle potenzialità bistrattate e da un interrogativo: «Perché VivoaNapoli. Tra bellezza e abbandono». E’ questo il tema dell’evento promosso dall’associazione omonima che chiude il progetto di «stimolazione intellettiva collettiva», realizzato in collaborazione con quattro scuole (Ugo Foscolo, Giovanni XXIII -Aliotta, Leonardo Da Vinci e Giambattista Vico) , con una manifestazione al Pan domani alle ore 9,30.
In programma, tra l’altro, la proiezione dei video girati dai ragazzi delle scuole Leonardo Da Vinci e Giambattista Vico sul loro quartiere con il supporto del corso di cinematografia del professor Stefano Incerti dell’Accademia di Belle Arti. Oltre 130 i ragazzi che hanno lavorato al progetto, che ha come obiettivo richiamare l’attenzione sulla nostra identità, sul senso di appartenenza alla città. Una metropoli bella e faticosa, un luogo che ha sempre prodotto cultura e ama la cultura, ma che non riesce ancora a fare di essa un fattore di crescita etica, sociale ed economica. Le molte pregevoli iniziative che animano la città si perdono così in mille frammenti.
Per superare questa dispersione si punta allora a costruire un percorso in grado di creare un «sistema della cultura» che possa diventare il cuore di un nuovo modello di sviluppo. L’Associazione VivoaNapoli, presieduta da Emilia Leonetti e nata dal confronto al Pan del 26 maggio 2012, lavora per aggregare uomini e donne, istituzioni, imprenditori, esponenti del mondo della cultura. A partire dalla scuola.
E ognuna delle scuole coinvolte ha affrontate il tema da un ambito diverso: l’istituto Ugo Foscolo ha scelto la letteratura napoletana contemporanea (con il contributo di Raffaele La Capria e Maurizio de Giovanni), il Giovanni XXIII la canzone tra classico e moderno (rap), il Leonardo da Vinci l’arte attraverso i graffiti, il Giambattista Vico arte tra classico e contemporaneo. E dunque domani ogni scuola presenterà il frutto di questo percorso condiviso, il tutto sotto la guida dell’Accademia di Belle Arti con cui VivoaNapoli ha siglato un protocollo d’intesa. A presiedere alcuni testimoniai d’eccezione che hanno partecipato ad incontri tenutisi durante l’anno scolastico: Maurizio De Giovanni, Andrea Renzi, Aurora Spinosa, Lino Fiorito, Nino Daniele, Federico Vacalebre, Benedetta Damiani, Giovanna Bile, Alessandro Milano, Federica Pignata, Eduardo Cicelyn.