L’associazione Vivoanapoli dal 2014 ha iniziato un percorso di impegno civile con alcune scuole di Napoli.
Il titolo del progetto, durato sei anni dal 2014 al 2020 ( interrotto per il Covid), è stato “Perché Vivoanapoli, tra bellezza e abbandono”.
Ha coinvolto 7 scuole secondarie di primo e di secondo grado, afferenti a diversi quartieri della città, da Poggioreale, a Chiaiano, al centro storico, a Fuorigrotta.
Circa 3 mila ragazzi,tra i 12 e i 16 anni, hanno partecipato al progetto ideato dall’associazione e che ha riguardato tematiche legate all’identità, all’importanza di essere cittadini interessati al bene comune e consapevoli dell’impegno di ognuno nella cura di sé, degli altri, della collettività di cui si fa parte.
Una delle particolarità del percorso intrapreso dall’Associazione, in accordo con i Dirigenti Scolastici e i docenti delle scuole coinvolte, è stata creare una rete tra scuole di quartieri diversi, spesso distanti e sconosciuti per molti ragazzi.
Rete che si è manifestata nella condivisione, ogni anno, a conclusione dell’anno scolastico, di un evento cui hanno preso parte i ragazzi, le famiglie, i docenti e in cui ogni scuola ha presentato il frutto del percorso effettuato durante l’anno ( video, letture, brevi rappresentazioni teatrali).
In più è stato l’occasione, grazie al protocollo siglato da Vivoanapoli con il Teatro Mercadante, per avvicinare al teatro molti ragazzi che hanno potuto, non solo assistere agli spettacoli, ma partecipare alla prove, in modo da entrare nel vivo della costruzione di una messa in scena.
L’associazione ha, inoltre, invitato personalità della città ad incontrare i ragazzi delle scuole per testimoniare l’importanza dell’impegno, della conoscenza per diventare cittadini attenti al comune destino.
Negli anni hanno partecipato: Maurizio de Giovanni, Lorenzo Marone, Giuseppe Ferraro, Andrea Renzi, Davide Iodice, Francesco Saponaro, Antonella Dinocera, Raffaele Cantone, Massimiliano Virgilio, per citarne solo alcuni.
Dal 2023 l’associazione ha ripreso l’attività con le scuole siglando due protocolli di collaborazione con gli Istituti: Galileo Ferrarsi ( Istituto Tecnico-Industriale) di Scampia e Casanova-Costantinopoli di Piazza Cavour ( protocolli allegati).
La novità è lavorare, per l’anno scolastico 2023-2024, sul Poeta Pablo Neruda.
Un percorso che introduce l’associazione ad un impegno maggiore, incentrato sulla cultura e sull’individuazione di scrittori immortali per affrontare il tema della conoscenza di sé, degli altri, del mondo. Per ragionare su cosa significa essere cittadini di Napoli e del mondo.
Percorso metodologico
Protocollo di intesa tra VIVOANAPOLI APS e l’Istituto CASANOVA-COSTANTINOPOLI
COMUNICATO STAMPA
Vivoanapoli, Istituto Galileo Ferraris e Istituto Costantinopoli-Casanova
Si chiude il progetto “Rileggere i Classici 2023-2024”
Pablo Neruda, tra poesie e autobiografia: l’attualità della sua opera
Teatro Sannazaro
Evento di chiusura lunedì 27 maggio
Si terrà lunedì 27 maggio, ore 10.00, al Teatro Sannazaro (via Chiaia), l’evento di chiusura del progetto “Rileggere i Classici 2023-2024” sul poeta Pablo Neruda, promosso dall’Associazione Vivoanapoli APS e a cui hanno partecipato le scuole: Istituto tecnico Galileo Ferrarsi di Scampia e Istituto comprensivo Costantinopoli-Casanova di Piazza Cavour.
Hanno preso parte al percorso di analisi e approfondimento della storia umana, poetica e politica dello scrittore cileno, ritenuto tra i più grandi Poeti non solo del ‘900, quattro classi dell’Istituto tecnico-industriale di Scampia (circa 90 ragazzi tra i 16 e i 17 anni) e due classi della scuola media di Piazza Cavour (40 ragazzi di 11 e 12 anni).
Lunedì 27 maggio i ragazzi, accompagnati dai Docenti, dai Dirigenti Scolastici, presenteranno, a partire dalle ore 10.00, al Teatro Sannazaro, alcuni elaborati frutto del percorso basato su incontri con l’associazione e sopratutto sull’approfondimento, durante l’orario scolastico, di brani tratti dall’autobiografia “Confesso che ho vissuto” e dalle raccolte di poesie ed effettuato con le Docenti di materie letterarie coinvolte nel progetto.
Testimoni d’eccezione sono stati il filosofo Pino Ferraro e l’attrice e regista Lara Sansone che hanno incontrato, nel corso dell’anno, i ragazzi per un confronto sul significato e sull’attualità dell’opera di Pablo Neruda.