Pubblicato su “Il Mattino” il giorno 16 settembre 2022
Emilia Leonetti – presidente Vivoanapoli
La cerimonia che si è svolta al terminal traghetti di Calata Porta Massa lo scorso 14 settembre, con la presentazione del progetto di apertura del molo San Vincenzo alla città, da parte del Comune di Napoli e dell’Autorità di Sistema Portuale, ai cittadini riuniti dall’associazione Vivoanapoli, è stato un primo, significativo passo. Un’occasione per aprire, dopo anni di iniziative pubbliche e grazie alla svolta impressa dal Sindaco Gaetano Manfredi, una stagione di coinvolgimento e di collaborazione tra il mondo delle associazioni impegnate su tematiche di pubblico interesse, come la restituzione dell’antico molo alla città, e i decisori istituzionali.
Il processo di civilizzazione di un popolo non può, infatti, fare a meno di una società ben organizzata, fondata sulla costante costruzione di legami sociali, sul rafforzamento delle sue basi morali. Non può fare a meno dell’arte di associarsi, come sottolineava Alexis de Tocqueville nel 1835 nel suo saggio “La Democrazia in America”. Devo, però, aggiungere che anche la nostra Costituzione, art.118 afferma che lo Stato, le Regione, le città metropolitane, i Comuni, le Province, devono favorire l’autonoma iniziativa di cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà.
Per questo, nel corso dell’incontro ho espressamente rivolto al Sindaco Gaetano Manfredi la richiesta di inaugurare, partendo dal nostro più antico molo, un concreto percorso di partecipazione democratica basato sul confronto e sulla condivisione dei processi che porteranno, come sottolineato dall’architetto Lina Fedele intervenuta in rappresentanza dell’Assessore Edoardo Cosenza, prima del 2024 alla realizzazione della passeggiata.
E’, infatti, interesse delle Istituzioni avere cittadini responsabili, attivi, orientati alla cura del bene comune. E questo va coltivato, esercitato attraverso associazioni come Vivoanapoli, associazione di promozione sociale. Ma è interesse e diritto dei cittadini essere parte attiva nelle scelte che riguardano il patrimonio culturale di un territorio, come stabilisce la Convenzione di Faro, ovvero la “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società” siglato in Portogallo nel 2005 e ratificata solo nel settembre 2020 dal Parlamento Italiano.
Il molo San Vincenzo rappresenta la nostra storia, l’identità di un territorio e su cui è indispensabile costruire una forte consapevolezza del suo valore perché, come ha ricordato il Sindaco, è un simbolo, posto com’è al centro della città e che può realizzare l’integrazione tra Napoli e il suo mare.
Noi di Vivoanapoli, pur riconoscendo la positività dell’incontro, l’apertura del Sindaco nei nostri confronti, crediamo che per rendere operativa tale disponibilità sia necessario al più presto definire un programma che preveda tempi e modi di collaborazione.