“La cultura come impresa” – VIVOANAPOLI e l’esempio di Napoli COMICON

Di Giorgio Perillo

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Napoli COMICON, il più grande Salone Internazionale del fumetto e del gioco dell’Italia meridionale, ha chiuso per quest’anno il ciclo di incontri “La cultura come impresa” promosso dall’associazione culturale VIVOANAPOLI.

Questo percorso, iniziato a febbraio ed in continua evoluzione, si pone l’obiettivo di organizzare veri e propri tavoli di discussione con alcune realtà come Teatri Uniti, Mad Entertainement e Napoli Monitor che sono riuscite, non senza difficoltà, a fare della cultura una attività imprenditoriale.

VIVOANAPOLI e Napoli COMICON

Da sinistra: Spinosa, Leonetti, alino, Maggiore

L’incontro, svoltosi al PAN di Napoli, ha visto protagonisti le due colonne portanti di Napoli COMICON: Alessandro Spinosa, Direttore organizzativo e alino, Direttore culturale. L’evento è stato moderato da Emilia Leonetti e Giulio Maggiore, rispettivamente Presidente e Segretario di VIVOANAPOLI. Ad arricchire il dibattito l’assessore alla Cultura di Napoli, Nino Daniele.

Punto nodale dell’evento è stata una genuina curiosità verso il successo di Napoli COMICON e verso il fumetto che, se in un primo momento non sembra appartenere al mondo della cultura, può dare vita ad una vera e propria attività imprenditoriale.

Come superare le difficoltà presenti in una metropoli quale Napoli? Che ruolo hanno le Istituzioni nella fase organizzativa della manifestazione? Quale competenze bisogna aver acquisito per intraprendere un’attività del genere? 

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Alessandro Spinosa e alino

Le domande rivolte agli ospiti hanno toccato temi particolarmente caldi e attuali per quelle realtà che operano nel Mezzogiorno. L’incontro ha svelato il successo dell’iniziativa di Alessandro e alino: l’anima del COMICON sta proprio nel mostrare attenzione verso l’aspetto culturale. In quest’ottica la cultura si pone come elemento fondamentale e portante dell’intero impianto imprenditoriale della fiera del fumetto e ne diventa il fulcro.

Osservando il COMICON da questo punto di vista appare chiaro che artefice del successo è stata proprio la città di Napoli grazie all’incantevole location del Castel Sant’Elmo, intriso di storia e di arte. Da lodare, quindi, la lungimiranza della soprintendenza di Napoli che ha reso disponibile un vero e proprio castello in grado di attirare migliaia di visitatori, anche numerosi turisti d’Oltreoceano, e permettendo di ottenere quel riconoscimento nazionale ed internazionale più che meritato.

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Il percorso affrontato da Alessandro e alino, senza dimenticare il direttore generale Claudio Curcio, non è stato privo di difficoltà e nonostante alcuni limiti  caratteristici della città di Napoli, come il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, l’entusiasmo e la passione degli organizzatori hanno sempre portato eccellenti risultati. Nelle ultime edizioni, infatti, la Mostra d’Oltremare, location fissa dal 2009, è stata visitata da oltre 120.000 ed ogni anno le presenze sembrano raddoppiarsi. Il successo è dovuto anche al forte coinvolgimento dei giovani per i quali la Mostra è oramai una icona, un appuntamento fisso in cui ci si può anche travestire come il personaggio fantasy preferito – è il fenomeno dei cosiddetti cosplayers – o può essere un momento di svago e di aggregazione per visitare i numerosi stand presenti.

Oltre agli incredibili risultati ottenuti grazie all’interesse dei più giovani verso il mondo dei fumetti e del gaming, l’elemento che caratterizza il Napoli COMICON, e sorprende positivamente, è senza dubbio l’eccezionale offerta culturale, merito anche dell’allestimento di mostre, collaborazioni e incontri.

12231130_188450821493001_398841722_nAncora una volta Napoli è in grado di offrire quelle opportunità, in questo caso anche uno scenario storico-artistico senza pari, che non sono rinvenibili altrove. Anche l’amministrazione attuale ha avuto un ruolo rilevante per la riuscita della manifestazione, a partire dall’aiuto logistico mettendo a disposizione tavoli, transenne, sedie e altre attrezzature, ma anche concedendo in tempi brevi le strutture richieste dagli organizzatori.

L’incontro promosso da VIVOANAPOLI si è rivelato fondamentale non solo per la centralità dei temi trattati, ma anche per aver creato un momento di confronto con chi ha saputo sfruttare passione e cultura per dare vita ad una impresa creativa.

La strada intrapresa dall’associazione ha, ancora una volta, raggiunto il suo obiettivo: invogliare soprattutto i giovani a credere nei propri sogni e desideri grazie al racconto del percorso di quelle realtà che proprio dai sogni e dalle passioni hanno sviluppato un’impresa creativa.

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