Di Giorgio Perillo
Il tema della Responsabilità della Cosa Pubblica tocca anche e prima di tutto la gestione delle Aziende di Trasporto Pubblico. La questione riguarda aspetti legati al governo, alla trasparenza dell’azione pubblica ma soprattutto la capacità di rendere il servizio di trasporto pubblico soddisfacente per i cittadini.
Il trasporto pubblico a Napoli, nonostante gli sforzi compiuti, mantiene una serie di criticità che vanno dalla vetustà e scarsità dei mezzi, ai tempi di attesa e alla tempestività dell’informazione, ai costi, alla elevata evasione..
Il confronto promosso da VIVOANAPOLI è servito a riunire intorno ad uno stesso tavolo i vertici delle aziende di ANM, EAV e CTP per discutere in particolare di come nel medio periodo si intende migliorare il servizio.
Nella suggestiva sala del Palazzo Serra di Cassano, sono intervenuti, Augusto Cracco, Amministratore Unico CTP, Umberto De Gregorio, Presidente di EAV e Alberto Ramaglia, Amministratore di ANM.
Ha moderato l’evento Emilia Leonetti, Presidente di VIVOANAPOLI.
Giulio Maggiore, Vicepresidente di VIVOANAPOLI e il Prof. Riccardo Mercurio hanno posto le domande.
Antonio Sarnataro, ex direttore della Circumvesuviana ha introdotto l’incontro ponendo l’accento sulle difficoltà dovute al mancato ricambio dei mezzi ( i più giovani hanno 15 anni di vita) ma anche sullo scarso funzionamento delle corsie preferenziali che allungano i tempi di percorrenza, sui controlli insufficienti a combattere l’evasione e l’elusione.
Al taglio del finanziamento pubblico, secondo le dichiarazioni dell’ex direttore della Circumvesuviana, non ha fatto sempre seguito il contenimento dei costi di produzione, ma piuttosto si è operato un taglio brutale dei servizi scaricando sui cittadini le conseguenze. «Una possibile soluzione –afferma con decisione – potrebbe essere uniformare il prezzo del titolo di viaggio alla media europea che, a fronte di un servizio puntuale e preciso, è tre volte superiore al nostro. Le fasce più deboli sarebbero salvaguardate grazie ad un adeguamento tariffario smart, cioè attraverso particolari agevolazioni».
I TEMI TRATTATI
La dotazione di mezzi, il funzionamento, le azioni per potenziare il servizio
Augusto Cracco: «Possediamo 400 veicoli dei quali una buona fetta risalenti al ’99. La nostra flotta è sicuramente obsoleta. Il problema è che non siamo in grado di pagare i fornitori e i manutentori. Nonostante tutto stiamo facendo il possibile per mettere in circolazione più autobus rispetto a prima. Abbiamo un obiettivo giornaliero di uscita pari a 190 autobus, la strada è sicuramente tutta in salita ma ci stiamo davvero impegnando a fondo ogni giorno per offrire un servizio sempre migliore». Per fortuna molti autobus possono circolare grazie a quei manutentori che, nonostante non si facciano pagare, continuano a svolgere il loro lavoro per aiutare l’azienda. E’ anche loro, ricorda l’Amministratore Unico CTP, che bisogna ringraziare.
Umberto de Gregorio: «Attualmente circolano 10 treni quando avremmo bisogno del 50% in più. E’ necessaria un’attività di revamping, cioè una ristrutturazione generale che interessa tutti gli impianti del mezzo attraverso interventi strutturali, oppure l’acquisto di nuovi treni. Per quanto riguarda la tempistica si parla di almeno 24 mesi. La circumvesuviana attualmente vede circolare 55 treni più altri 26 del tutto nuovi ma che non possono essere utilizzati a causa di alcuni problemi tecnici che stiamo provvedendo a risolvere, infatti è in corso un contenzioso con l’Ansaldo. Speriamo di risolvere la questione non oltre i 12 mesi. La situazione di Metro Campania è migliore in quanto entro l’anno arriveranno nuovi treni ed è in corso un’ intesa con il Sindaco de Magistris affinché EAV si concentri esclusivamente sulla gestione dei treni abbandonando il trasporto su gomma a favore di CTP che riceverebbe, così, le risorse non più necessarie di Metro Campania. Inoltre sono in arrivo nuovi pullman per potenziare il servizio di Sorrento e Lucrino».
Alberto Ramaglia: «I mezzi su rotaia soffrono alcuni problemi strutturali, ma stiamo lavorando per porvi rimedio. Attualmente circolano 10 treni di cui 8 in uscita giornaliera e 2 sempre disponibili in caso di necessità. Entro il prossimo autunno ci si è posti l’obiettivo di far circolare giornalmente 12 treni con un tempo di attesa di 8 minuti a fronte dei 10 attuali. Inoltre stiamo lavorando anche per offrire ai cittadini, nel corso del prossimo anno, 16 treni ed è in corso una gara di fornitura per l’acquisto di 10 mezzi nuovi, moderni e muniti di aria condizionata. Siamo certi che entro due anni riusciremo a raggiungere questi obiettivi». Ramaglia affronta anche la questione dei mezzi di superficie che contano 500 unità con un’età media che si aggira intorno ai 16 anni: «E’ stata aggiudicata una gara per acquistare 60 nuovi autobus dei quali 12 disponibili nel primo trimestre, mentre per la fornitura completa dovremo attendere l’estate di quest’anno. Riguardo i tram, che ricordo sono di nuova generazione e bi-direzionali, è in programma un collegamento rapido tra P.zza Vittoria e P.zza Municipio quando questa sarà restituita alla città». Il progetto di potenziamento dei servizi abbraccia anche i filobus che nel primo semestre dell’anno copriranno un’area più vasta collegando anche i Colli Aminei. «La funicolare – ricorda l’Amministratore Unico ANM – è il fiore all’occhiello dell’azienda, con un tasso di evasione che si aggira intorno al 2-3% e un grado di soddisfazione dell’utenza superiore all’80%. Ricordo che, però, entro l’anno sarà chiusa per la revisione ventennale obbligatoria ed i lavori, necessari per questioni di sicurezza, dureranno tra i 6 e gli 8 mesi».
L’attività di informazione e il customer satisfaction
Augusto Cracco: «Sicuramente c’è carenza di informazione. I canali social sarebbero di grande aiuto perché avrebbero un forte impatto, ma prima di tutto bisogna ripristinare il servizio di rilevazione del mezzo tramite dispositivo GPS. Un altro aspetto che ha ampi margini di miglioramento è la trasmissione, in prossimità di ogni fermata, di dati precisi e puntuali oltre al ripristino della numerazione delle linee. Ricordo che è a disposizione di tutti i viaggiatori il sito web dell’azienda dove sono riportate tutte le variazioni del servizio e tutte le linee con le informazioni necessarie per uno spostamento ottimale».
Umberto de Gregorio: «Su questo tema entra in gioco sicuramente la politica che negli ultimi anni ha visto il Mezzogiorno poco presente nelle riflessioni del governo nazionale in termini di distribuzione delle risorse». Parlando di comunicazione, il Presidente di EAV ha aperto una pagina Facebook per essere disponibile al dialogo in tempo reale con tutti i viaggiatori e ricorda in tal senso:«A proposito del rapporto con gli utenti, abbiamo inteso la pagina Facebook in un modo più ampio. Dobbiamo immaginare le aziende di trasporto pubblico come un patrimonio di tutti, un luogo di confronto in cui è bene che tutti sappiano cosa accade in azienda giorno per giorno. Non vogliamo nasconderci dietro una foglia di fico».
Alberto Ramaglia: «E’ attiva da anni una pagina Facebook che è collegata direttamente al nostro call center e gli operatori rispondono in tempo reale ad ogni domanda pubblicando immediatamente ogni variazione del servizio». Parlando di customer Ramaglia mostra i dati di uno studio effettuato da una società esterna per il 2014. In base alle dichiarazioni dei viaggiatori il servizio nella sua totalità presenta un certo equilibrio: il 51% degli utenti è insoddisfatto, il 47% è soddisfatto e il 3% non si è espresso. Tra gli utenti che apprezzano il trasporto di ANM il 7% lo ritiene ottimo.
La gestione del personale
Augusto Cracco: «Il problema principale è la carenza di autisti, ma per fortuna entro il 10 marzo ne riceveremo 30 da Armena. Sicuramente bisogna intervenire per alleggerire l’organico dove possibile, mandando in pensione chi può; infatti il costo del personale è quello che incide maggiormente sul bilancio. Con il personale c’è un’ottima intesa e anche con i sindacati c’è un rapporto di massima collaborazione».
Umberto de Gregorio: «I dipendenti di EAV, ma credo che valga anche per le altre società, stanno vivendo una sorta di mutazione genetica in quanto sono nati pensando di essere dipendenti del Pubblico ma poi si scoprono dipendenti del Privato, o meglio non conosciamo bene la loro natura che è in fase di definizione. Il decreto Madia infatti interviene ancora una volta ma deve essere interpretato attentamente perchè il testo è molto complicato. La gestione del personale è un tema complesso, c’è da recuperare, c’è da combattere le varie inefficienze che esistono e i sindacati devono fare la loro parte. E’ un lavoro faticoso – aggiunge de Gregorio – ma siamo sicuri di essere sulla strada giusta per portare a casa ottimi risultati».
Alberto Ramaglia: «Dobbiamo sradicare dalle menti di tutti i cittadini il concetto che nel pubblico non si lavora. Fare l’autista a Napoli è una vera e propria sfida soprattutto se bisogna guidare un autobus vecchio ed avere a che fare con una folla, giustamente, inferocita. Il problema dei posti di lavoro è da affrontare non in termini unitari, ma complessivi. Abbiamo una enorme mancanza nei diretti e un’eccedenza di organico negli indiretti ai quali non è data la possibilità di uscire dal mondo del lavoro. Anche le attività all’interno degli uffici è molto faticosa e i dipendenti lavorano in situazioni spesso poco agevoli senza usufruire di riscaldamenti o condizionatori».