Articolo di Ilaria Urbani, Pubblicato su Repubblica Napoli del 25 marzo 2018
«Ora gli Studios alla Mostra d’Oltramare e una Casa del cinema. Cavalchiamo l’onda, è un momento storico. Dopo i successi ai David, il cinema partenopeo chiede il salto di qualità». Ieri all’Hart, in una riunione per il ciclo “VivoaNapoli”, coordinata da Emilia Leonetti e Giulio Maggiore, i professionisti del settore hanno rilanciato l’idea auspicata sulle pagine di “Repubblica” da Nicola Giuliano, produttore dell’Oscar “La grande bellezza”.
Francesco Pinto, direttore del Centro produzione Rai: «Alla Mostra una Casa del cinema con due studios e un sistema di servizi per le produzioni e punti satellite nelle periferie. Se non si valorizza questa “buona onda”, sarà la catastrofe. abbiamo tre anni. I produttori non possono rimanere “eroi culturali”». Sgombra il campo il padrone di casa Luciano Stella, fondatore di Mad: «Dobbiamo alzare il tiro, Napoli è pronta ad accogliere colossi come Netflix. Ora la politica deve accorgersi che Napoli è unica e deve volare più in alto».
Nel mirino la mancanza di un assessore alla cultura in Regione e i punti disapplicati della legge del cinema: la consulta dei 5 esperti, un “fondo locale” per le produzioni indigene e un Casa del Cinema “condivisa” (criticata quella che il Comune sta per rilanciare a Palazzo Cavalcanti in via Toledo). «Ampliamo la strategia per Napoli capitale del cinema. Sale come l’ex Argo alla Ferrovia o l’Agorà potrebbero rigenerare il territorio e accogliere una casa del cinema per la formazione e film d’essai» dice Antonella Di Nocera, produttrice con la sua Parallelo 41.
Angelo Curti, anima e mente di Teatri Uniti, ribatte: «OK gli studios alla Mostra, ma bisogna puntare a un cinema più alfabetizzato, oppure le sale saranno sempre più deserte». D’accordo anche Valerio Caprara, presidente della Film Commission Campania. Tra i relatori Antonio Bottiglieri, presidente Scabec. Assente “il signor Wolf”della Film Commission, il direttore Maurizio Gemma. «Vogliono farlo fuori – la denuncia dalla platea – o affiancargli qualcuno, eppure dobbiamo quasi tutto a lui».
Malumori anche per la mancanza di “protezione” delle maestranze campane. «Serve un controllo nelle produzioni straniere – dice Di Nocera – e c’è un impegno del governatore De Luca per sbloccare 884mila euro per 19 progetti, non ancora assegnati».
In platea anche i produttori Gaetano Di Vaio e Silvana Leonardi, l’attore Marco Mario de Notaris e il compositore Davide Mastropaolo.