Presso la storica sede dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici si è tenuto il secondo incontro “Sport e impianti sportivi per la formazione dei ragazzi. Stato dell’arte e prospettive”.
Con gli autorevoli ospiti si è parlato dell’importanza dello sport per la formazione dei ragazzi, soprattutto di quelli che vivono in condizioni di povertà educativa, sociale ed economica.








Vivoanapoli e Fondazione Guida alla Cultura, focus su impianti sportivi
Al dibattito su problemi e prospettive è intervenuto l’olimpionico Cuomo

Focus sugli impianti sportivi della città all’Istituto italiano per gli studi filosofici, grazie a un’iniziativa promossa da Vivoanapoli e Fondazione Guida alla Cultura. Un punto della situazione a due anni dal primo incontro, con ospiti del mondo della politica, dello sport e dell’educazione. Moderati da Emilia Leonetti, presidente di Vivoanapoli APS, e dal professor Gabriele Riegler, si sono alternati gli interventi di Sandro Cuomo, campione olimpionico di scherma, Agostino Felsani, delegato Coni di Napoli, Valeria Pirone, dirigente scolastica dell’ITT Marie Curie, Sandro Fucito, presidente della Sesta Municipalità, Sergio D’Angelo, capogruppo di Napoli Solidale in Consiglio Comunale, Gennaro Esposito, presidente della Commissione Sport del Consiglio Comunale di Napoli, dopo i saluti di Diego Guida, presidente della Fondazione Guida alla Culttura ETS, e l’introduzione del giornalista Carlo Zazzera.
Diversi i temi trattati, soprattutto in relazione alla funzione dello sport e al ruolo sociale ed educativo. «Le attività per diversamente abili spesso vengono svolte a spese della società pur essendo più onerose.
I voucher sono una grande opportunità in questo senso» ha spiegato Sandro Cuomo. «Servirebbe mettere a sistema le istituzioni sul tema perché le strutture sportive delle scuole a volte sono idonee a essere utilizzate ma la gestione e manutenzione nei giorni di chiusura della scuola è un tema che non si sa come gestire» ha aggiunto Valeria Pirone.
«Lo sport non può basarsi su interventi straordinari ma su politiche mirate, perché la spesa per lo sport è un investimento» ha sottolineato Sergio D’Angelo, mentre Gennaro Esposito è entrato anche nel dettaglio delle politiche del Comune sullo sport: «Che si parli di sport come politica sociale è già un grande risultato. Ma è anche uno strumento fondamentale di formazione. Insegna che al sacrificio corrisponde il risultato ed è fondamentale per i giovani. Spesso sono le società sportive che intercettano il disagio giovanile, anche più dei servizi sociali. Ho provato a far destinare una parte degli incassi della tassa di soggiorno per lo sport ma finora le scelte dell’amministrazione comunale non sono andate in questa direzione».