Ciclo d’incontri “Perché vivo a Napoli.Dialoghi per chi resta”
Introduzione di Emilia Leonetti
Perché VIVOANAPOLI… Perché viviamo a Napoli
Perché qui sono nato.
Mi sono trovato.
Non ho avuto alternative.
Qui sono le nostre radici, il nostro sangue, il nostro cuore, la nostra mente.
Perché c’è il mare.
Perché c’è il vulcano
Ha mille colori, come canta Pino Daniele.
Mille suoni che riecheggiano per le strade, nelle piazze.
Perché qui è nato Eduardo…
Perché ogni luogo è uno spazio teatrale e ogni persona è un attore.
Perché è una storia antica che vive dentro di noi.
Ci rende colti.
Ricchi di un passato che è ancora qui davanti ai nostri occhi.
Come amo. Come amiamo Napoli?
In che modo ricambiamo i suoi doni?
Perché accettiamo il degrado, l’incuria, il malaffare, il malcostume. Perché?
Una scrittrice napoletana, in uno dei suoi romanzi, fa dire alla protagonista: “una città senza amore genera un popolo senza felicità”.
Siamo noi felici in questa città?
Moliére, il Misantropo, Alceste: “Troppa perversità regna nel mondo in cui viviamo e io non voglio più avere nulla a che fare con gli esseri umani”.
Vogliamo noi, come il misantropo, girare la faccia da un’altra parte, essere indifferenti verso la nostra città? Verso com’è e come noi siamo cittadini in questa città?
Zygmunt Bauman, teorizzatore della società liquida, afferma: siamo indotti a cercare, io aggiungo a credere, in soluzioni personali a contraddizioni sistemiche. Cerchiamo la salvezza individuale da problemi collettivi.
Non c’è salvezza individuale senza salvezza collettiva.
Noi dobbiamo iniziare a ragionare come una società. Un insieme di uomini e donne che condividono un percorso comune per un obiettivo comune.
Il ciclo di incontri, promosso da VIVOANAPOLI, ha l’ambizione di definire insieme, tutti insieme, noi di VIVOANAPOLI, i nostri interlocutori e chi ci seguirà, un percorso di cambiamento che renda Napoli una città a misura d’uomo e dunque felice…