Emilia Leonetti | Presidente Associazione “VIVOANAPOLI”
articolo pubblicato su La Repubblica – Napoli del 3 maggio 2013
Cari cittadini il 4 maggio presentiamo al PAN, ore 10.00, l’Associazione “VIVOANAPOLI”.
Vi invito a partecipare per condividere insieme a Andrea Renzi, Giulio Baffi, Pasquale Scialò, Mario Franco, Diego Guida, Giulio Maggiore, Maria Pia Incutti, il nostro manifesto, il programma e per discutere sul ruolo delle Istituzioni e sulle potenzialità dell’impresa culturale.
E’, mi auguro, giunto il tempo di affrontare con serietà e decisione il tema della cultura.
In un momento di così grave e profonda crisi della politica, infatti, grandi opportunità si presentano per chi lavora nell’ambito della cultura, così come avvenne negli anni ’80.
In quel periodo a Napoli, in particolare, vi fu un fiorire di iniziative di grande spessore e influenza che contrastarono con una vicenda politica contraddistinta da continue crisi e instabilità.
La crisi politica che stiamo vivendo è più grave e profonda di quella degli anni’80, per questo è fondamentale aprire spazi di discussione, di confronto affinché la cultura possa essere elemento unificante, punto da cui ripartire per vincere la separatezza e ricostruire la città disgregata.
Cosa, infatti, può unire di più un popolo se non la comune cultura, la storia, la possibilità di attingere ad un’esperienza teatrale, musicale, figurativa che è dentro ognuno di noi. Perché noi siamo immersi, anche se non ce ne rendiamo conto, nel tessuto urbano e sociale di Napoli.
In tutto quello che ciò rappresenta.
La cultura può essere occasione di sviluppo economico e occupazionale. Purché si lavori in un’ottica di sistema.
“VIVOANAPOLI” ha, tra i suoi obiettivi, quello di risvegliare la consapevolezza, il senso di identità dei cittadini intorno al tema della cultura, ma anche quello di lavorare per realizzare una reale integrazione tra i produttori e i fruitori di cultura, l’insieme di entità che a vario titolo possono godere dei vantaggi legati alla messa a sistema della risorsa cultura. Compiti cui sono chiamati in molti e che noi vorremmo sollecitare con le iniziative che a partire dal 4 maggio metteremo in campo, spero, con l’aiuto di molti di voi.
Napoli, come ha sottolineato il filosofo Aldo Masullo, è la città della gioia e della separatezza.
Noi siamo il luogo della divisione e della disgregazione ma siamo anche gioia. La gioia degli spazi che guardano in alto verso le colline e i castelli, e di quelli che si spingono verso il mare accarezzando la costa e risalendo lungo il vulcano. La gioia di alcune strade e di alcuni palazzi.
La gioia delle mura greco-romane e di tutto quello che dal teatro, alla musica, alla fotografia, al cinema, alle arti in genere questa straordinaria città crea. Partendo da questa consapevolezza e da questa realtà noi vogliamo provare a costruire, Cittadini e Istituzioni insieme, la città dell’armonia e della bellezza.